L'enigmista

Escursionista

I fiumi risalendo….

... Le pianure, le colline esplorando

Gavorrano


Dalla collina dove abito, nel comune di Campagnatico, tutte le sere mi piace soffermarmi ad osservare la valle dell'Ombrone. M'incanta la visione di quel serpentone verde che facendosi strada nel paesaggio a nord, entra nella pianura sottostante dove, assumendo un percorso tortuoso, continua il suo cammino attraversando la maremma, fino giungere al mare. Da questa mia contemplazione mi si è maturata una fantasia personale. Considerare l'Ombrone, ma anche gli altri fiumi che attraversano il nostro territorio, come vie d'acqua, che risalendole possiamo ammirare le pianure e le colline approfondendo la loro storia, la loro geografia, la loro natura. Allora immagino di essere una guida escursionistica che accompagna gruppi di bambini in lunghe camminate, seguendo i percorsi dei fiumi, poi addentrandosi nei luoghi, percorrendo i sentieri e le stradine bianche tipiche dei nostri comuni. In quest'avventura incontreremo i vari paesaggi, con la loro storia, la loro geografia, l'archeologia, la loro flora, la loro fauna. Un'avventura che spero i bambini possano gradire anche stando seduti con davanti un gioco enigmistico da risolvere. Si perché ho scelto di tramutare questa mia fantasia, in un piccolo progetto didattico e ho preferito le parole crociate quale soluzione per poterlo realizzare, dove l'insieme dei quadratini bianchi che formeranno poi le parole, quale soluzione alle definizioni date, rappresentano, nella mia mente, proprio quelle stradine bianche che insieme percorriamo. Il mio intento è di far conoscere ai bambini, attraverso un gioco intelligente fatto di semplici definizioni, il territorio dove vivono, quindi di divertirsi nel farlo…Sono bambini devono giocare! Ma anche di trasmettergli l'emozione dei luoghi dove sono nati, di sentirsi in sintonia con la natura che li circonda e di rispettarla.


Un vero e proprio cruciverba dedicato alla città di Gavorrano.

Gavorrano è un comune italiano di 8 364 abitanti della provincia di Grosseto in Toscana. Si trova sul versante settentrionale del Monte d'Alma a est di Scarlino, nel territorio delle Colline Metallifere grossetane e noto per i grandi giacimenti di pirite sfruttati intensamente fino ai primi anni ottanta del XX secolo.

Il territorio di Gavorrano risulta essere frequentato già nel periodo etrusco, come testimoniano i resti di varie necropoli rinvenuti in aree pianeggianti ai piedi di Monte Calvo e risalenti al VII secolo a.C. (Poggio Pelliccia, San Germano, Santa Teresa), probabilmente aree sepolcrali di insediamenti oggi scomparsi e dipendenti dalla città-stato di Vetulonia. Gavorrano è citato per la prima volta in un documento del 1164, quando Federico I concesse al conte Alberto degli Alberti di Mangona di impossessarsi nuovamente del feudo. Il figlio di Alberto IV, Rainaldo Alberti di Mangona, governò Gavorrano fino alla morte, quando poi subentrarono i conti Pannocchieschi d'Elci, a metà del XIII secolo, che sottomisero il borgo prima al Comune di Volterra, e successivamente a quello di Massa Marittima (1320). Durante le lotte tra Massa e Siena, il borgo di Gavorrano finì per essere conquistato dalla città del Palio, anche se per un certo periodo, a partire dal 1379, rimase sotto il controllo della famiglia dei Malavolti. Nel 1465 Gavorrano fu ceduto definitivamente alla Repubblica di Siena e seguì inesorabilmente le sorti dello stato senese, prima di essere annesso al Granducato di Toscana alla metà del XVI secolo. Dopo secoli di spopolamento e anonimato, Gavorrano impose la sua storia a livelli nazionali dopo l'Unità d'Italia, quando nel 1898 fu scoperto da Francesco Alberti un importante giacimento di pirite nei pressi del paese. Gavorrano divenne centro minerario di assoluta importanza, possedendo una delle miniere di pirite più importanti d'Europa, e conobbe un forte incremento demografico negli anni dell'attività estrattiva, oltre che uno sviluppo urbano non indifferente con la nascita di nuovi moderni paesi (Bagno, Filare, Grilli, Potassa). Nel 1960 il territorio di Scarlino e della costa (Puntone, Portiglioni) si staccò da Gavorrano per formare un comune autonomo. Con la chiusura delle miniere nel 1981, fu registrato un significativo calo della popolazione; tuttavia, grazie alla valorizzazione dei vecchi luoghi d'estrazione e la presenza nel territorio comunale di borghi storici di interesse artistico (Caldana, Giuncarico, Ravi), Gavorrano si è riscoperto in tempi recenti importante località turistica della Maremma grossetana.


Orizzontale

· COMUNE CONFINANTE A SUD

· CASTELLO MEDIEVALE CHE DOMINAVA LA VALLE DEL FIUME BRUNA

· COMUNE CONFINANTE A NORD

· PIANTA SUL MONTE CALVO

· UNA PIANTA CHE PRODUCE GHIANDA SUL MONTE CALVO

Verticale

· IL PUNTO PIU' ALTO DEL TERRITORIO

· INSIEME DI TOMBE ETRUSCHE

· COMUNE CONFINANTE A EST

· UNA CONTRADA D'ORATA E ROSSA

· ILSANTO PATRONO DEL PAESE

· RIEVOCAZIONE DELLA MORTE DI PIA DE' TOLOMEI



Lista parole

BAGNODIGAVORRANO – CALDANA – CASTELDIPIETRA – CASTIGLIONIDELLAPESCAIA – GAVORRANO – GIUNCARICO – GRILLI – GROSSETO – LECCIO – LENTISCO – MASSAMARITTIMA – MONTECALVO – NECROPOLI – PANNOCCHIESCHI – PARCOMINERARIO – PIRITE – POGGIPALONE – POGGIOPELLICCIA – RAVI – ROCCASTRADA – SALTODELLACONTESSA – SANGIULIANO – SCARLINO – TOLOMEI

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